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domenica, ottobre 21, 2007

Grande amarezza

Tutto il pronostico era incentrato sulla DETERMINANTE presenza di Kakà. Le dichiarazioni degli sconfitti:
  • ANCELOTTI: "Kakà purtroppo oggi non ha potuto esserci a causa di un colpo che non gli ha permesso di allenarsi nè ieri nè oggi, ma contiamo di recuperarlo per mercoledì."
  • MASSIMO ODDO. Il difensore rossonero non cerca alibi. Dopo lo 0-1 contro l'Empoli ammette: "Non abbiamo fatto certo una buona partita. Forse non meritavamo nemmeno la sconfitta, ma abbiamo pagato alcuni errori. Non abbiamo trovato il gol quando avremmo dovuto farlo e poi abbiamo subito la rete prima della fine del primo tempo. Abbiamo giocato male e quando è così spesso il risultato non arriva. Inutile, adesso, trovare alibi. Occorre pensare al prossimo impegno, perchè è particolarmente importante".Altri, poi, i temi trattati da Massimo: "Il campo di oggi era piuttosto scivoloso, soprattutto in alcuni punti dove l'erba era più fitta. E' stato cambiato il manto erboso, in settimana, ma non è stato questo il nostro problema. E non dobbiamo certo attaccarci nemmeno a quel tocco con la mano di Piccolo, in area di rigore. A volte, quegli episodi, vengono fischiati a volte no. Ripeto: non si devono cercare alibi, ma solo miglioramenti". Il discorso, poi, prosegue sul rendimento casalingo e su quello esterno: "Credo che sia una spiegazione comprensibile a tutti. L'Empoli è venuto a Milano per fare la sua partita chiusa, anche se poi in alcune circostanze si è proposto in avanti e lo ha fatto bene. Hanno fatto bene anche i raddoppi di marcatura, quando invece si trovavano 1 contro 1 facevano il fallo che li faceva rifiatare e recuperare. Quando è così si fa fatica."Secondo Oddo, infine, la soluzione è: "lavorare tanto e trovare alternative per queste partite. Forse con la Lazio abbiamo fatto la stessa partita, ma abbiamo trovato il gol subito e questo ha modificato tante cose".
  • PAOLO MALDINI. Il capitano rossonero analizza, con lucidità, il momento della squadra: "Nei momenti difficili non è facile trovare le parole giuste e quelle necessarie. Non bisogna certo farne un dramma, ma da fastidio non giocare come si vorrebbe. Adesso bisogna cercare soluzioni alternative, perchè le difficoltà che abbiamo quando giochiamo in casa proseguono. Le squadre vengono qui e si chiudono. Sta a noi trovare le chiavi per uscirne".Il discorso si sposta sugli obiettivi del gruppo: "Tokyo non è nella testa della squadra e non bisogna dire che per questo motivo non arrivano i risultati in campionato. Siamo abituati a giocare più competizioni nelo stesso momento e non solo quelle che sembrano più importanti. Conosco la squadra e so che in questo momento non c'è quel pensiero". Maldini chiude dicendo: "Dobbiamo essere forti e uscire da questo momento. Picchiare la testa contro il muro, ora, non serve a nulla. Cosa mi da fastidio? Il distacco dalla prima in classifica, ma non solo, anche quello che c'è dalle altre squadre".
  • MARCOS CAFU. Anche per il difensore brasiliano Tokyo non è da menzionare, visto il momento attuale della squadra: "Non dobbiamo prendere Tokyo come scusa. Nopn ci pensiamo adesso. Noi cerchiamo di fare i nostri risultati, ma non vengono. Dobbiamo migliorare, solo così riusciremo a farli. La stagione è lunga e non possiamo far scappare le altre formazioni. E' importante ricominciare a fare i risultati pieni, a fare i 3 punti". Ecco la sua analisi sulla partita: "Abbiamo avuto un buon inizio, con alcune occasioni non sfruttate. Loro, invece, hanno segnato in una delle poche che hanno avuto. Sul finire della partita, invece, abbiamo messo la davanti Ambrosini per cercare di sfruttare le sue qualità nel gioco aereo. Vogliamo tornare a vincere in casa, i 3 punti davanti al nostro pubblico ci mancano".In una giornata poco positiva per il risultato, si può menzionare un bel gesto: quello compiuto da Nelsop Dida prima della partita, che ha chiesto scusa a tutti i tifosi del Milan: "Dida è particolare, unico. Lui ha il suo carattere, la sua personalità. prima della partita ha fatto quel bel gesto, che la gente ha recepito e per quiesto lo ha applaudito".Altro argomento che spunta, dopo la sconfitta, è quello sull'età della squadra: "Noi dobbiamno sempre cercare di dare il massimo, senza tirare fuori il discorso dell'età, perchè non serve. Qui vanno avanti tutti con il massimo impegno, da chi è più esperto a chi è appena stato integrato. Il calcio è un gioco di squadra, si vince e si perde tutti insieme".Ora arriva la Champions League: "Si, adesso dobbiamo trovare la forza giusta per affronatre gli ucraini con la serenità che ci vuole, ma anche con la rabbia giusta, perchè mercoledì è fondamentale".

Quest'esperienza conferma l'importanza di conoscere sempre il maggior numero di informazioni possibile e di valutare con attenzione la possibilità di correzioni in Live.

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FrankBanfi

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